Antica Trattoria Mirazzano

Poche case sparse, un borgo. Defilata dal centro di Peschiera Borromeo, l’antica Trattoria di Mirazzano riposa all’ombra del severo cinquecentesco campanile della chiesa dei santi Cosma e Damiano. Chiesa che fu visitata da Federigo Borromeo, cugino di San Carlo, membro di quella casata che dal 1400 inoltrato, in fuga dalla Toscana si stabilì a due passi da qui, nella cascina castellata di Peschiera. Una chiesa che ha “compiuto” da poco 400 anni. Fu infatti, il cardinale Federigo Borromeo il 25 aprile 1602 a “promuovere” quella che era una semplice cappella alle dipendenze della pieve di Mezzate, al rango di parrocchiale. Dagli archivi si possono ricavare le “motivazioni ufficiali” di tale scelta, ma a noi piace pensare che lo fece perché amava queste terre dove soleva passeggiare e cavalcare quando da giovane vi si trovava in vacanza con la famiglia. Suoi e del fratello maggiore Renato erano i campi, i boschi i fossi, i mulini, le cascine e anche la nostra trattoria.

Quando visitò l’edificio sacro nel 1602 il suo aspetto era sicuramente molto diverso dall’attuale; era veramente poco più di una cappella (all’interno della chiesa una lapide mostra lo sviluppo nel corso dei secoli), senza pavimento e senza il bellissimo soffitto a cassettoni in legno dorato. È raro, alle porte di Milano, ritrovare un pugno di case tra le quali si respira quell’atmosfera di un tempo. Mura solide del cinquecento, custodiscono la tradizionale ospitalità di questo luogo di passaggio che da quattrocento anni si occupa di rifocillare chi vi si ferma. Pranzando nel suggestivo cortile lastricato con antiche pietre si può intravedere poco lontano l’austera torre del maniero dei Borromeo. Il castello è l’antica cascina dei Frati Neri (per il colore del loro abito) che Vitaliano Borromeo, guelfo toscano in fuga dalle sue terre, acquistò e fortificò nel 1427. Vi scavò un fossato, tutt’ora esistente, vi fece erigere torri perimetrali ,oggi in parte decapitate, e lo dotò di ponti levatoi.

Siamo lieti di proporvi i piatti gustosi della tradizione lombarda servendovi un tuffo nel passato come contorno, in un’atmosfera carica di storia e di vicende che ancora si possono respirare in questi luoghi.